Ritorno a scrivere dopo qualche settimana perchè sono stata presa da una serie tv molto interessante. Utilizzerei più il termine Horror ma voglio evitare perchè la serie che vi presento è più un analisi psciologica tetra di menti offuscate dalla voglia di sangue. Contorto direi come pensiero ma nonostante ciò mi rendo conto che nonostante non ami particolarmente il genere, in questa serie ho trovato una sora di ironia macabra che ti tiene in sospeso per tutti i 50' senza mai avere quella sensazione di suspance che generalemte mi fa paura negli Horror.
Probabilmente, la parte più interessante dell’episodio sta nella sua
struttura cronologico-narrativa, che rimbalza tra passato e presente
nell’intento di mostrarci ciò che Briarcliff ha rilasciato nel mondo e
ciò che tiene ancora nelle viscere, come il presente sia emanazione del
passato e non suo superamento. In più viene aggiunta la componente ultraterrena e non meno importante quella extraterrestre. Un misto di eventi che intrecciano il paranormale al mistico extraterrestre, esaltante e SURREALE.
Inquitante è la canzone che accompagna tutta la seconda serie DOMINIQUE tra l'altro mai fatto fu così pertinente.
La canzone che Suor Jude (Jessica Lange) costringe ad
ascoltare ai pazienti dell’Ospedale Psichiatrico di Briarcliff. Mai
scelta fu più azzecata per la produzione della serie tv, visto che
dietro il brano si nasconde una storia triste, inquietante ed
agghiacciante, al pari del mood che American Horror Story Asylum
propone, puntata dopo puntata. Dominique è stato l’unico
successo di Jeanine Deckers, conosciuta anche come Suor Sorriso, che
lottò negli anni Sessanta per convincere il suo ordine a pubblicare
questa canzone dedicata al fondatore dell’ordine di cui la suora faceva
parte, San Domenico.
Il disco fu un successo, balzò subito ai primi posti
delle classifiche diventando, negli States, la prima donna ad essere
contemporaneamente in vetta con un album ed un singolo. Nel 1964 Suor
Sorriso fu ospite dell’Ed Sullivan Show, soltanto dopo che il Vescovo
riuscì a vincere le resistenze della Madre Superiora. Un anno più tardi
arriva il cinema: The Singing Nun fu ispirato alla sua storia,
con Debbie Reynolds nel ruolo da protagonista. La vita monastica
cominciò a stare stretta a Jeanine che così decise di rinunciare ai voti
e di intraprendere la carriera da cantante, ma il suo secondo album I’m not a star, fu un clamoroso flop. Il pubblico non fu colpito dal fatto che la “star” non era più una suora.
Il suo amore per una giovane ex suora porterà le donne a commettere l'atto più estremo un OMICIDIO SUICIDIO.
Nessun commento:
Posta un commento